Nell’articolo precedente abbiamo parlato dell’importanza di essere onesti e di uno strumento: il giornale dell’onestà 🙂
Ma come funziona esattamente un giornale dell’onestà? Dicendo sempre quello che sentiamo o quello che pensiamo essere la verità? Dobbiamo “imporlo” ai nostri amici, familiari e colleghi, nonostante le convenzioni sociali e nonostante il rischio di ferire i sentimenti di altre persone?
No! Concentriamo la nostra pratica sulla persona che è più vicina a noi: noi stessi!
Possiamo allenarci all’onestà ponendoci una domanda molto banale: come stai oggi?
Quando riflettiamo sulle risposte che diamo o riceviamo a questa domanda, possiamo vedere che spesso, esse sono prive di significato. Questa domanda viene spesso usata come una introduzione. Quindi siamo abituati a dedicare poca o addirittura nessuna attenzione alla risposta.
Questo può sembrare completamente normale, ma il problema è che prestando poca attenzione a come mi sento, al mio stato di oggi, al “come sto”, perdiamo la capacità di connetterci con noi, di percepire noi stessi.
Se sei interessato a mantenere un giornale dell’onestà, puoi rispondere ogni giorno, ad esempio alla fine della giornata e durante 30 giorni, a una di queste domande:
- Come mi sono sentito fisicamente oggi? Dai attenzione alle tue sensazioni fisiche, al tuo livello di energia, di stanchezza o di tensione.
- Come mi sono sentito in relazione agli altri oggi? Dai attenzione al tuo modo essere rilassato o teso, cauto o spontaneo, connesso o distante.
- Come sono stati i miei pensieri oggi? Dai attenzione al tuo stato mentale: i momenti dove giudichi, biasimi o confronti. I momenti di tranquillità e concentrazione.
Ti auguro un grande successo con il tuo giornale dell’onestà! E ricorda, questa pratica può provocare qualche cambiamento nello stato fisico, nel tue relazioni o risvegliare delle nuove dinamiche in un’altra parte della tua vita.
Sarò lieta di sostenerti!
Foto di Michelle Sabatini – Orta