Nei miei articoli parlo spesso di mobilizzare il corpo per entrare più in contatto ed essere più consapevoli del proprio corpo. Come farlo, in pratica? Per esempio, con questo facile esercizio che combina respirazione e movimenti.
Può essere praticato ovunque, da seduti o in piedi, e, poiché fa muovere il busto – coordinatamente con la respirazione – è molto efficace per aiutarci a fermare gli schemi automatici (*).
Prima di iniziare la pratica, prendi un momento per valutare rapidamente il tuo stato: come ti senti, come percepisci il tuo corpo, come respiri.
Poi assicurati di avere la schiena dritta, senza forzare.
Intreccia le dita dietro la nuca con i gomiti aperti. Espirando, curva lentamente la schiena, chiudendo i gomiti intorno alla testa per creare un allungamento della colonna vertebrale. Inspirando, raddrizza lentamente la schiena e apri i gomiti. Esegui una serie di 10 movimenti.
I movimenti ed il respiro sono coordinati.
Fai attenzione che le spalle siano il più possibile rilassate e non “attaccate” alle orecchie. Permetti a te stesso di sentire gli stiramenti nelle aree che stai muovendo.
Assicurati anche che i gomiti si aprano bene quando raddrizzi la schiena e si chiudano intorno alla testa quando ti curvi in avanti, in modo da creare un leggero allungamento della colonna vertebrale.
Ultimo ma non meno importante: cerca di muoverti lentamente!
Questo è importante per 3 motivi:
- Dà la possibilità di percepire maggiormente i movimenti e i loro effetto sul corpo e quindi di essere più presenti.
- Permette di prestare maggiore attenzione alle diverse parti dell’esercizio e quindi di essere più consapevoli del proprio corpo.
- Permette alla mente, che “normalmente” è molto veloce, di entrare in un ritmo più lento. Questo può anche essere percepito come scomodo, provocando la sensazione di perdere tempo o di dover accelerare. Questo modo della mente di essere hyper-attiva è anche uno schema automatico: il ritmo e il livello degli impulsi ricevuti dalla mente sono molto elevati, ma percepiti come normali e desiderabili.
È uno dei motivi per cui è così difficile staccare l’attenzione dai dispositivi tecnici.
Quindi, anche se può risultare “scomodo”, cerca di mantenere un ritmo lento concentrandoti sulle diverse parti dell’esercizio e sul tuo corpo.
Alla fine, prendi di nuovo un breve momento per sentire il tuo stato e per notare cosa è cambiato nel tuo corpo.
Come sempre, sarò felice di sostenerti.
(*) Lo schema automatico è un insieme di comportamenti o atteggiamenti che ci bloccano in una certa percezione di sé, degli altri e del mondo in generale. Questi comportamenti e atteggiamenti riguardano il livello fisico, emotivo e mentale.