Per questi giorni autunnali, vorrei condividere con te alcuni spunti che ho preso da un articolo di Kate Yoder sulla sottrazione (1).
Tutti conosciamo questa perla di saggezza che dice “meno è meglio”. Tuttavia, credo che tutti possiamo sperimentare quanto sia difficile da applicare nella nostra vita. Pensa a come tendiamo facilmente a fare di più, a comprare di più, a volere di più, ad avere bisogno di più. Il meccanismo automatico nella nostra attenzione tende ad aggiungere e l’opzione di sottrazione è molto meno ovvia. Ora i ricercatori (2) stanno studiando questa particolare tendenza del nostro cervello che ci porta ad affrontare i problemi … aggiungendo qualcosa e raramente sottraendo. Per me, questo è un ottimo esempio di come il nostro approccio automatico sia quello di volere di più, di fare di più, di avere di più, di creare di più. Considerare di avere meno, di fare meno, di volere meno sembra un concetto molto estraneo alle nostre menti.
Kate Yoder sviluppa il suo articolo nel contesto di come affrontare il cambiamento climatico e posso consigliare di leggerlo (é in inglese 🙂 ).
Poiché gli schemi automatici sono l’obiettivo principale del mio lavoro con il corpo, la riflessione sulla difficoltà che incontriamo nel sottrarre può nutrire la pratica della consapevolezza. La maggior parte dei nostri schemi automatici sono originati da esperienze precoci di manco o di carenza di qualcosa, materiale o emozionale. La risposta automatica che costruiamo è quella di cercare di avere di più per compensare il manco “originale”. Sfortunatamente, spesso, poiché questi meccanismi avvengono senza la nostra attenzione, finiamo per fare troppo: sforzo, mangiare, guardare la TV/Internet, lavorare, fare shopping, autocritica, compiacere gli altri, cercare conferme presso gli altri, ecc.
Questi schemi consumano molta della nostra energia e del nostro tempo e bloccano altre attività ed esperienze che potremmo vivere. Essere più consapevoli dell’automatismo della mente a fare sempre di più, può offrirci un modo per allenare la nostra attenzione a pensare in termini di sottrazione.
Come allenarsi:
- Nota durante la giornata quante volte la tua attenzione va verso il fare di più. Per esempio comprare di più, fare di più al lavoro o a casa, contattare amici e familiari attraverso i social media, passare da un’attività all’altra, guardare film e serie.
- Prendi nota di questo aspetto durante diversi giorni di fila.
- Comincia ad allenarti a sottrarre in un contesto – facile – della tua vita. Allenati a fare meno. Per esempio comprando solo ciò che è necessario per la vita quotidiana, facendo solo ciò che è necessario al lavoro, facendo meno a casa, contattando solo una – o due o tre – persone al giorno attraverso i social media, prendendoti del tempo (5-10 minuti) dove non sei ingaggiato in nessuna attività, guardando solo un episodio della tua seria preferita o solo una parte di film.
- Nota come questa pratica influisce sul tuo livello di energia, sull’uso del tuo tempo, sulle sensazioni di essere soddisfatto.
Goditi questa pratica! E come sempre, sarò felice di sostenerti!
Contattami anche se sei interessato a ricevere maggiori informazioni su questo argomento.
1) Goodbye, old freeways? How subtraction could address climate change di Kate Yoder – in inglese.
2) Mi riferisco al lovoro di Leidy Klotz sulla sottrazione – in inglese.
Foto presa nella Val Bavona – Tessin.