Nei nostri due articoli precedenti ci siamo concentrati prima sulla pratica della respirazione calmante e poi sull’espirazione. Oggi, l’ultimo articolo della serie sulla respirazione, ispirato da James Nestor (∆) si concentra sulla respirazione rapida ad effetto attivante.
Cominciamo con i benefici di questo tipo di respirazione: la respirazione rapida stimola il sistema nervoso simpatico. Aumenta la circolazione dentro di noi e simula… lo stress! Ma perché questo ha un effetto positivo? Perché stimolando di proposito la risposta allo stress, alleniamo la nostra capacità ad uscire dallo stato di stress. Alleniamo il nostro sistema nervoso ad essere più resiliente e più performante a ritornare ad uno stato di calma.
Naturalmente, come ogni cosa, funziona meglio quando si pratica regolarmente.
Vorrei presentare 2 esercizi stimolanti: l’attenzione si concentra sull’espirazione che viene fatta molto velocemente e fortemente ciò che provoca un’inspirazione molto veloce. Essendo una pratica stimolante, si può raccomandare di praticare prima delle 17h così da non interferire con il sonno. Puoi anche considerarla come un riscaldamento prima di fare esercizio: in questo caso l’energia stimolata dalla respirazione rapida sarà investita nell’attività fisica.
Cerca di respirare attraverso il naso, quando è possibile (*)
Nota che l’iperventilazione potrebbe provocare vertigini, specialmente quando la persona che pratica non ha molta esperienza con essa.
1) Respiro di fuoco
Prendo in prestito questo tipo di respirazione dal kundalini yoga. Si può praticare seduti o sdraiati.
Contrarre la zona del diaframma, espirando rapidamente. Questo provoca una rapida inspirazione. Quando continui a respirare in questo modo, il risultato è una respirazione veloce. Concentrati sulla contrazione – sull’espirazione. Fai 3 serie di respiro di fuoco per 30/40 secondi intercalati da 3 serie di respiro profondo e lento per 30/40 secondi.
Prenditi un momento alla fine dell’esercizio per prestare attenzione alle sensazioni del tuo corpo e agli effetti di questa pratica.
2) Fuoco interiore – Tummo in tibetano (°)
Sdraiato inizia a fare 30 respiri profondi ma molto veloci. L’inspirazione dovrebbe assomigliare ad un’onda che partendo dallo stomaco sale attraverso i polmoni. L’espirazione segue lo stesso movimento, svuotando prima la zona del diaframma e poi il petto.
Al 30° respiro, espira mantenendo circa un quarto dell’aria nei polmoni. Trattieni il respiro il più a lungo possibile. Quando non puoi più trattenere, fai una grande inspirazione e trattini l’aria per altri 15 secondi.
Prenditi un momento per prestare attenzione alle sensazioni del tuo corpo e agli effetti di questa pratica.
Puoi ripetere questa sequenza altre 2 volte.
Lavorare con l’iperventilazione richiede tutta la tua attenzione. Non forzare, non esagerare e non esitare a chiedermi se hai delle domande sugli esercizi.
Goditi questa pratica! E come sempre, sarò felice di sostenerti!
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(∆) Breath by James Nestor
(*) “L’importanza della respirazione nasale è che i seni nasali rilasciano un’enorme spinta di ossido nitrico, una molecola che svolge un ruolo essenziale nell’aumentare la circolazione e consegnare l’ossigeno nelle cellule…. La sola respirazione nasale può sestuplicare l’ossido nitrico, che è uno dei motivi per cui possiamo assorbire circa il 18% in più di ossigeno rispetto alla semplice respirazione dalla bocca”. p. 50, Breath by James Nestor (traduzione mia).
(°) Questa pratica stimola il nervo vago: “respirare molto velocemente e molto forte di proposito inverte la risposta del nervo vago nell’altra direzione, mettendoci in uno stato di stress. Ci insegna ad accedere consapevolmente al sistema nervoso automatico e a controllarlo per mettersi specificatamente in uno stato di stress intenso, in modo da poterlo spegnere e passare il resto dei nostri giorni e delle nostre notti a rilassarci e a ripristinaci, a nutrirci e ad occuparci dei nostri cari”. p. 150, Breath by James Nestor (traduzione mia). La descrizione dell’esercizio “fuoco interiore” è presa dalle pagine 226-227 .
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