La primavera è arrivata! Questo è il momento ideale per iniziare ad allenare qualcosa di nuovo!
Sono molto felice di avere del nuovo materiale (1) sulla vecchia, sottovalutata, data per scontata, abilità vitale: IL RESPIRO!
Dedicherò questo articolo e i due seguenti a mostrare alcune pratiche per lavorare con questa funzione essenziale. La respirazione è un ponte verso il nostro corpo e questo ponte può assumere molte forme.
Oggi vorrei concentrarmi sulla respirazione lenta e profonda.
Respirando più profondamente del solito, facciamo muovere il nostro busto, il diaframma, la pancia, le spalle. Attraverso l’espansione di queste parti del corpo, possiamo notare le tensioni o altre sensazioni che tendono ad essere immagazzinate nei nostri muscoli. Il movimento non solo ci permette di notare queste sensazioni, ma aiuta anche i muscoli a liberarsi.
Quando il rilassamento risulta difficile, i muscoli cercano di inviare segnali più forti alla nostra consapevolezza. Questi segnali, che non sono sempre facili da seguire, dicono fondamentalmente: “prenditi cura di me!”, firmato il tuo corpo.
L’altro vantaggio della respirazione lenta e profonda è che permette al nostro sistema di rallentare e di creare uno stato di calma. Uno stato che è all’opposto della famosa reazione “attacco – fuga”: la risposta “digerisci e riposa“.
Diversi studi hanno ormai dimostrato che diverse pratiche spirituali e religiose di paesi diversi sostengono la risposta “digerire e riposare”: canti, meditazioni, recitare preghiere, ecc. Tutte queste azioni promuovono una respirazione profonda e lenta che porta il praticante a prendere meno respiri in un minuto. Queste pratiche globali si traducono in uno schema di respirazione molto simile in cui l’inspirazione dura circa 5,5-6 secondi e l’espirazione circa lo stesso. L’effetto calmante è misurabile.
Inspirare contando fino a 6 ed espirare contando fino a 6, contribuisce a farci prendere meno respiri in un minuto e dà un ritmo che è l’opposto di quello di essere stressati. La nostra attenzione si calma concentrandosi su di noi, sulla nostra respirazione.
Dunque, come praticare?
- Decidi di prendere 5 minuti di pratica ogni giorno. Questa sarà la tua prima sfida perché molto probabilmente la tua mente sarà molto convincente nel dirti che non hai bisogno di prendere tempo per questo, che puoi farlo mentre lavori o mentre fai qualcos’altro. Ma in realtà non puoi, almeno fino a quando il corpo e il sistema respiratorio non si abituano a questo tipo di ritmo così da poterlo mantenere.
- Scegli un momento della tua giornata in cui ingaggiarti in questa pratica: prima di iniziare la giornata, durante una pausa, seduto nel treno o nel tram, mentre cammini. Per assicurarti di essere consapevole, pratica senza distrazioni. Quindi niente cuffie, niente musica, niente notizie, niente telefono… assicurati di essere completamente disponibile per te stesso. Solo tu e il tuo esercizio di respirazione di 5 minuti.
Siediti o stai in piedi con la schiena dritta. Cerca di avere la spina dorsale lunga in modo che i muscoli accanto ad essa siano impegnati e la zona del diaframma sia aperta. Le spalle e il collo sono rilassati. Cerca di non forzare alcun muscolo ma solo di mantenere l’intenzione di essere lungo, rilassato e con la gabbia toracica aperta.
Se scegli di essere sdraiato, tieni le braccia lungo il corpo e un po’ distanziate. I palmi sono rivolti verso l’alto e i piedi cadono naturalmente mentre le gambe sono anch’esse più distanziate del solito.
Se possibile, chiudi gli occhi per evitare distrazioni. - Inizia prendendo un respiro profondo e poi inspira contando fino a 6 ed espira contando fino a 6. Continua a fare questo per almeno 5 minuti, con il minor sforzo possibile. Mentre pratichi, nota le diverse sensazioni del corpo. Ci sono tensioni inutili?
Nota anche cosa ti dice la tua mente: fa resistenza contro questo tipo di pratica?
Continua a tornare alla respirazione e al contare riconoscendo le tensioni e/o resistenze. - Alla fine dei 5 minuti prenditi un momento per prestare attenzione al tuo stato fisico, mentale ed emotivo.
Potresti incontrare alcune difficoltà durante la pratica. Per esempio, notare che i muscoli del tuo torso e del diaframma sono così tesi da rendere difficile una respirazione profonda. O notare sensazioni fastidiose che appaiono durante l’esercizio. E, da ultimo ma non meno importante, potresti notare che la tua mente diventa sempre più inquieta.
Queste esperienze ti offrono importanti informazioni sui prossimi passi che potresti fare per migliorare la consapevolezza del tuo corpo. E come sempre, sarò felice di sostenerti in questo processo!
(1) “Breath” by James Nestor
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