Come alcuni di voi già sanno, dopo Natale ho viaggiato in Ecuador. Durante la prima settimana, io e il mio compagno abbiamo percorso la strada dei vulcani, siamo saliti sul Chimborazo e sul Cotopaxi e abbiamo visitato alcune città. Poi, ci siamo uniti ad un gruppo col quale abbiamo volato all’interno della foresta amazzonica dove abbiamo trascorso quasi 2 settimane immersi nel verde! Il nostro obiettivo era quello di entrare in contatto con il polmone del nostro pianeta, con i suoi abitanti e con la sua energia in modo da percepire meglio la necessità della sua protezione.
È stata un’esperienza straordinaria! Abbiamo scoperto che la foresta amazzonica non è solo il polmone di questo pianeta. È anche uno dei suoi cuori.
Viaggiare in una foresta pluviale non è per niente comodo: piove, i sentieri sono fangosi, gli insetti si invitano nel tuo bagaglio, si dorme in uno smilzo tappetino e niente, dico niente, può fermare le zanzare …. E in più si suda. Un sacco.
Quindi cosa c’è di così straordinario?
Primo, osservare una Natura ricca e fantastica: alberi, 3 mila tipi di verde e di forme diverse, animali selvaggi, l’energia della terra.
Secondo, essere ispirati da una cultura diversa in cui le persone iniziano la giornata intorno alle 4 del mattino bevendo del tè e condividendo i propri sogni in modo da determinare le attività della giornata o gli argomenti da discutere con la comunità.
Terzo, non reagire contro la mancanza di agio.
La combinazione di questi 3 elementi mi ha permesso di avere una mente più tranquilla. Di sentirmi più collegata alla terra. Di sentirmi grata come un bimbo il giorno di Natale, per avere ancora una doccia e il caffè al mattino. Di sentirmi bene nonostante le morsicature delle zanzare. Di sentirmi in forte contatto con la natura. E allo stesso tempo in maggior contatto con me.
Questa esperienza di connessione é stata condivisa da tutti gli eterogenei partecipanti del nostro gruppo, accompagnata da un forte senso di amore per la vita.
Normalmente, non sperimentiamo questo tipo di amore perché diamo troppa attenzione a ciò che potrebbe essere diverso in termini di qualità e di quantità. Siamo impegnati con diverse paure di perdere le persone care, il lavoro o le cose materiali. Ci ritroviamo così scollegati dai nostri corpi, da altre persone e, naturalmente, anche dalla Natura. Per questo motivo, sperimentiamo il forte bisogno di avere più cose materiali, così da compensare insoddisfazioni e paure. Questo ci spinge nella ruota del criceto che si traduce in una corsa al consumo.
Nutrire l’attitudine ad essere più presenti nel corpo è il modo migliore per rafforzare la nostra soddisfazione e la nostra gratitudine di essere vivi.
Il mio suggerimento è di prendere un po’ di tempo durante la tua vita quotidiana per osservare un albero, un uccello, un gatto che si muove fuori da casa, un fiore, il lago, il fiume …
Respira e rilassati, non ascoltare i pensieri nella tua testa, ma concentrarti sulle sensazioni del tuo corpo.
Respira un po’ più profondamente e lascia andare un po’ di più.
Per sintonizzarti con la bellezza, la vitalità, l’energia di ciò che ti circonda. Che é anche uno dei tuoi tanti compagni di viaggio su questo pianeta!
Fotografia di Massimo Martino
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