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Le credenze

Telegraph Hill

Abbiamo normalmente un sacco di opinioni su noi stessi e sulla vita in generale che ci vengono sempre da esperienze passate.
Anche se non ne siamo consapevoli, queste opinioni diventano delle credenze che creano il nostro presente, perché sono contenute nei nostri corpi.

In questo e nei due articoli che seguiranno, abborderò l’argomento delle nostre credenze e di come possiamo modificarle.

Qualunque sia l’origine di una credenza, essa ha un impatto nella nostra vita, perché può ampliare o restringere la nostra attenzione fino a rendere la nostra percezione limitata e confermare così le esperienze passate.

Prendiamo l’esempio di “Io non sono abbastanza”. E ‘come avere un programma dentro di noi che ci fa vedere solo ciò che si adatta al programma. Ciò che conferma la nostra credenza.

Questo ha un impatto sul modo in cui pensiamo e sul modo di essere nel nostro corpo per 3 motivi principali:

  • La credenza crea una grande quantità di stress dentro di noi.
    Come posso essere rilassato, fiducioso e aperto verso la vita, quando so già che “non sono abbastanza” ?
    Lo stress è una reazione fisica che indica che questa credenza è contenuta all’interno del nostro corpo.
  • La credenza è così generica e vaga che rende difficile pensare a cosa esattamente “non è abbastanza”.
    Come posso cambiare? Perché non sono abbastanza? Che cosa non è abbastanza ? E’ difficile porsi queste domande perché la credenza crea un modo di pensare ristretto.
  • La credenza diventa un attitudine che indebolisce qualunque cosa facciamo. Quindi le probabilità sono maggiori di ricreare una situazione che conferma la credenza.

La buona notizia è che alla nostra attenzione piace ciò che è nuovo e ama riconsiderare elementi diversi. Se noti che sei teso e stressato, a disagio o addirittura noti un manco di sensazioni, la possibilità é alta che c’è una credenza nel tuo corpo.
È possibile imparare a modificare le credenze non solo comprendendole, ma anche lasciandole andare dal corpo.

E smettere di portarle dentro di noi.

Nel prossimo articolo scriverò sul meccanismo col quale manteniamo le nostre credenze all’interno di noi.

Foto di Massimo Martino

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