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Respirare

Alcune volte, quando do l’istruzione «respira» ad un mio cliente, ricevo la risposta «Certo che respiro, altrimenti sarei morto». Questa situazione ci fa sempre ridere molto, la cui cosa è molto positiva per la respirazione!
La respirazione è una funzione fondamentale: dobbiamo respirare per vivere. È anche una funzione automatica: significa che non dobbiamo prestare attenzione, la respirazione accade da sé – il nostro sistema vegetativo si occupa della respirazione automatica.

Il problema è che, visto che questa funzione avviene automaticamente, tendiamo a limitare questo bisogno al minimo.
Questo può sembrare innocente – possiamo sopravvivere anche se respiriamo solo al minimo – ma le conseguenze sul nostro corpo non sono affatto innocenti.
Respirare al minimo ci porta ad usare i nostri muscoli e la nostra circolazione al minimo. Così ci abituiamo a mantenere il nostro corpo in un certo stato, con una circolazione ridotta e percepirci meno.
Infatti, la respirazione minima “serve” principalmente a sentirsi meno, per ridurre il volume delle nostre sensazioni fisiche ed emotive.
A volte il respiro è così bloccato che respirare un poco più grande diventa molto difficile. I muscoli non sono abbastanza flessibili, le sensazioni che vanno con un diverso modo di respirare possono essere sperimentate come scomode, percepiamo delle vertigini. Abbiamo costruito uno schema automatico.
Così respirare, non solo per sopravvivere ma per vivere, significa sentire l’aria che riempie il corpo, il petto che si espande sotto l’effetto dell’inspirazione e si riduce con l’espirazione. Ma significa anche prestare attenzione a come siamo nel nostro corpo quando respiriamo profondamente e percepire di più le emozioni e le sensazioni fisiche.
È anche più difficile ignorare i piccoli segnali che richiedono la nostra attenzione e ci dicono che la nostra presenza è richiesta in noi! La testa diventa più calma, è più facile lasciar andare la tensione. Il respiro diventa il ponte per essere nel momento presente.
Con il mio lavoro attraverso il corpo, ti insegno a trovare un respiro più profondo, riconnetterti con te e capire i segnali che il corpo ti comunica … perché sei vivo.

Foto presa da Internet

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