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La questione dell’onestà

Alcune settimane fa ho trovato un interessante articolo su un “giornale dell’onestà” che la scrittrice Judi Ketteler (*) stava tenendo da 7 mesi. Nell’articolo, ella raccontava di quanto fosse impegnativo mantenere l’intenzione di dire la verità: rispondere alle domande sulla morte della figlia di 6 anni, esporre della frustrazione o dell’insoddisfazione nei relazioni o in generale, rischiare di urtare i sentimenti della persone.
Mi sento molto vicino a questo tema, visto che anch’io pratico il “dire la verità” … soprattutto a me stessa 🙂
Anche se l’argomento non mi é sconosciuto, questo articolo ha nutrito la mia riflessione sulle nostre paure : la paura di far male agli altri con il rischio di perderli. 

Perché è importante riconoscere che a volte è più facile NON essere onesti? Perché è un problema ignorare delle piccole parti delle nostre percezioni così da non causare problemi?
La verità é che questa strategia non è così efficace, perché non ci aiuta davvero a non causare problemi. Anzi.

Se consideriamo l’onestà come la capacità di essere allineati con ciò che è vero per noi, nonostante il disagio che sperimentiamo dentro di noi o attraverso gli altri, non essere onesti significa ignorare ciò che percepiamo. E questo ha sempre un impatto negativo su di noi, ma anche nelle nostre relazioni, in quanto ci richiede di investire dell’energia per pretendere che qualcosa non é come in realtà é.

Nel suo articolo, la signora Ketteler menziona alcune ricerche in cui delle persone sono state invitate a smettere coscientemente di mentire, anche quelle piccole e innocenti bugie che usiamo per ragioni sociali. Durante questo periodo, queste persone hanno sperimentato un miglioramento della loro salute fisica e psicologica. Affascinante, vero?

Se desideri metterti alla prova praticando l’onestà, posso raccomandare di utilizzare un “giornale dell’onestà”. Puoi cominciare osservando dove, nella tua vita quotidiana, ignori alcuni pezzi della tua percezione in modo da avere interazioni sicure e facili con gli altri. Sarai sorpreso di ciò che scoprirai!
Continuerò a parlare del “giornale dell’onestà” nel mio prossimo articolo!

Contattatami se vuoi condividere le tue esperienze e se vuoi avere sostegno per affrontare le emozioni che potrebbero sorgere dentro di te.

(*) “Honesty, to be Happier”, Judi Ketteler, The New York Time International Edition, 22.09.17
Foto di Michelle Sabatini, Sardegna

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